Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23314 del 6 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23314PEN

Massima

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La confisca per equivalente del profitto del reato deve essere obbligatoriamente disposta anche in caso di sentenza di applicazione di pena su richiesta delle parti, pur laddove essa non abbia formato oggetto dell'accordo, in quanto la confisca costituisce una misura di sicurezza patrimoniale accessoria alla condanna, che consegue automaticamente alla pronuncia di condanna per i reati tributari, senza che sia necessaria una specifica richiesta del pubblico ministero o una espressa statuizione del giudice. Tuttavia, qualora l'ammontare del profitto non sia determinato con precisione nell'imputazione, il giudice non può provvedere direttamente alla confisca in sede di legittimità, ma deve disporre la trasmissione degli atti al giudice di merito affinché provveda alla determinazione della somma da confiscare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 325/2013 TRIBUNALE di ANCONA, del 10/06/2013;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SOCCI ((omissis))eo;
lette le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)): accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice monocratico del tribunale di Ancona con sentenza 10 giugno 2013, applicava la pena di mesi 9 di reclusione, ex articolo 444 cod. proc. pen. nei con…

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