Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza breve n. 126 del 2020

ECLI:IT:TARFVG:2020:126SENB

Massima

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Il provvedimento di sospensione dell'attività di un pubblico esercizio ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S. può essere legittimamente adottato dall'autorità di pubblica sicurezza anche in assenza di una personale responsabilità del titolare, qualora sia accertata l'esistenza di un collegamento oggettivo e consolidato tra l'attività di spaccio di sostanze stupefacenti e il contesto del locale, tale da configurare una situazione di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica. La misura, di natura cautelare e preventiva, non richiede l'accertamento di una responsabilità diretta del gestore, essendo sufficiente la constatazione di un nesso di collegamento tra l'esercizio e l'attività illecita, a prescindere dalla consapevolezza o meno del titolare. L'adozione del provvedimento e la determinazione della sua durata rientrano nell'ampia discrezionalità dell'autorità amministrativa, sindacabile solo per manifesta irragionevolezza, in quanto finalizzati a recidere il collegamento tra il locale e l'attività di spaccio, allontanando definitivamente i frequentatori interessati all'acquisto di stupefacenti e facendo percepire alla collettività l'esistenza di un rigido controllo sull'esercizio pubblico. La natura cautelare e preventiva della misura giustifica inoltre l'eventuale omissione della comunicazione di avvio del procedimento, in presenza di ragioni di urgenza e indifferibilità. Infine, la circostanza che la sospensione ecceda il termine ordinario di quindici giorni non comporta una prevalenza della finalità sanzionatoria su quella preventiva, essendo quest'ultima preminente e sufficiente a giustificare l'adozione e la durata del provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/04/2020

N. 00126/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00055/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 55 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Trieste, via Mercato Vecchio 3;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Pordenone, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Trieste, domiciliataria ex lege in Trieste, piazza Dalmazia, 3;

per l'annullamento

1) Del decreto prot. n. -OMISSIS-, di data 11.01.20, notifi…

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