Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 46944 del 18 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46944PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il gravame proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna a pena pecuniaria pronunciata dal giudice di pace, ancorché il decreto legislativo n. 274 del 2000 preveda l'appellabilità solo nel caso in cui sia impugnato il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno, deve essere qualificato come appello in virtù dell'effetto estensivo dell'impugnazione contro la condanna penale previsto dall'articolo 574, comma 4, del codice di procedura penale. Ciò in quanto il gravame proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna a pena pecuniaria, pronunciata dal giudice di pace, deve essere qualificato come appello, in applicazione del principio di effettività della tutela giurisdizionale, a prescindere dalle specifiche previsioni normative, al fine di garantire il diritto di difesa dell'imputato e assicurare il controllo di legittimità sulla pronuncia di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gianfranco - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

DE. RO. Pa. , n. a (OMESSO) il (OMESSO);

DI. SI. Vi. , n. a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza del Giudice di pace di Campobasso depositata il 15 dicembre 2005;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. NAPPI Aniello;

Udite le conclusioni del P.M. Dott. BAGLIONE Tindari, che ha chiesto convertirsi il ricorso in appello.

OSSERVA

DE. RO.Pa. e DI. SI.Vi. impugnano per cassaz…

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