Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42141 del 18 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:42141PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 240-bis c.p. può essere disposto nei confronti di beni di cui risulti la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati o all'attività svolta dal soggetto indagato, in assenza di prova della loro lecita provenienza. Il terzo che affermi di avere diritto alla restituzione del bene oggetto di sequestro può dedurre unicamente la propria effettiva titolarità o disponibilità del bene e l'inesistenza di un proprio contributo al reato attribuito all'indagato, senza poter contestare l'esistenza dei presupposti della misura cautelare. Pertanto, grava sul terzo l'onere di provare l'effettiva titolarità del bene sequestrato, non essendo sufficiente la mera consegna spontanea di una parte della somma, ove tale importo risulti comunque sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e all'attività svolta dal soggetto nei cui confronti è disposto il sequestro. Il giudice può limitarsi a verificare la disponibilità materiale dei beni in capo all'indagato, senza necessità di accertare la provenienza illecita degli stessi, essendo onere del terzo dimostrare la pertinenza del bene al proprio patrimonio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/10/2020 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere NARDIN MAURA;
sentite le conclusioni del Procuratore generale, nella persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA, che conclude chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di Velletri in difesa di (OMISSIS). Il difensore si riporta ai motivi di ricorso e ne chiede l'accoglimento.

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