Il proprietario di una strada privata aperta al pubblico transito, gravata da servitù di passaggio a favore di comprensori residenziali limitrofi, è tenuto a provvedere alla manutenzione e al ripristino della sede stradale, al fine di garantire la sicurezza della circolazione e l'incolumità pubblica. In caso di inerzia del proprietario, il Sindaco può legittimamente adottare un'ordinanza contingibile e urgente, ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 267/2000, per ordinare l'esecuzione dei necessari lavori di sistemazione e ripristino della strada, anche a carico dei soggetti titolari della servitù di passaggio, qualora il deterioramento della sede stradale costituisca un grave pericolo per la circolazione e l'incolumità dei cittadini. Il potere di ordinanza sindacale, in tali casi, non presuppone la titolarità di un diritto reale di uso pubblico sulla strada, ma si fonda sull'esigenza di rimuovere ostacoli e impedimenti al libero transito esercitato anche in via di fatto dalla collettività, in applicazione del più generale potere di autotutela possessoria di diritto pubblico riconosciuto dall'art. 378 della legge n. 2248/1865, all. F, a tutela dell'uso pubblico delle strade, sia demaniali che vicinali.