Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1610 del 2018

ECLI:IT:TARSA:2018:1610SENT

Massima

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Il difetto di interesse sopravvenuto alla decisione, dovuto al conseguimento della sanatoria relativamente alle fabbriche contestate, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, con compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, fatta eccezione per il contributo unificato che resta a carico della parte ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse alla decisione, per fatti sopravvenuti nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite, salvo il contributo unificato a carico della parte ricorrente. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando pronunce su questioni divenute prive di utilità per le parti. La declaratoria di improcedibilità, in tali casi, consente di concentrare l'attività giurisdizionale sui soli contenziosi ancora rilevanti, senza aggravi di costi e tempi per le parti e per l'amministrazione. Il giudice, pertanto, è tenuto a prendere atto del sopravvenuto difetto di interesse e a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite, al fine di assicurare la ragionevole durata del processo e l'efficienza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2018

N. 01610/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00938/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 938 del 2005, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Salerno, via G. ((omissis)), 22;

contro

Comune di Agropoli, non costituito in giudizio;
Ministero dei Trasporti, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata ex lege in Salerno, corso ((omissis)) n.58;

per l'annullamento

degli atti prot. n.3085/05 e n.2102/05 - ordinanze di demolizione.

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