Il diritto di concessione perpetua di suolo cimiteriale, con facoltà di cessione a terzi, costituisce un diritto soggettivo del concessionario originario, che non può essere unilateralmente revocato o limitato dall'amministrazione comunale, in virtù del principio di irretroattività della legge e del vincolo derivante dal contratto di cessione del suolo stipulato con il Comune. Pertanto, il Comune è tenuto a riconoscere il diritto del concessionario di cedere a terzi il diritto di concessione, in ossequio agli impegni negoziali assunti, salvo il potere di revoca previsto dalla legge per le concessioni ultranovantennali in caso di grave insufficienza del cimitero. Il diritto di cessione del concessionario originario non può essere negato dall'amministrazione sulla base di sopravvenute disposizioni regolamentari, in quanto ciò determinerebbe un ingiustificato sacrificio del diritto acquisito in forza del contratto, configurando un esproprio gratuito non ammissibile nell'ordinamento. L'amministrazione comunale, pertanto, è tenuta a consentire la cessione del diritto di concessione perpetua del suolo cimiteriale a terzi, in attuazione degli impegni contrattuali assunti, salvo il potere di revoca per le ipotesi tassativamente previste dalla legge.