Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17659 del 24 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17659PEN

Massima

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Il giudice può legittimamente motivare l'ordinanza applicativa di una misura cautelare attraverso il richiamo integrale alla richiesta del pubblico ministero, purché dimostri di averne preso cognizione e ritenuto le ragioni coerenti con la propria decisione, consentendo così un effettivo e trasparente contraddittorio tra le parti e permettendo al giudice sovraordinato di verificare la logicità e la correttezza dell'iter logico seguito. La motivazione "per relationem" è ammissibile quando il provvedimento di riferimento sia conosciuto o ostensibile all'interessato, la sua motivazione risulti congrua rispetto all'esigenza di giustificazione del provvedimento di destinazione e il giudice abbia dimostrato di averne preso cognizione ritenendola coerente con la propria decisione. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione dei presupposti per l'applicazione di una misura cautelare, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. L'inammissibilità del ricorso per Cassazione è dichiarata quando le censure proposte si risolvano nella mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito, senza indicare la correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)), quale difensore di Gi. Ri. do. Sa. An. Ma. , (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia, in data 19/11/2008;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito il difensore che ha concluso per l'accoglimento dell'istanza.

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