Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29846 del 28 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29846PEN

Massima

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Il reato associativo si configura quando vi sia una stabile organizzazione di più soggetti finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti contro il patrimonio, con una distinzione di ruoli e una consapevole adesione al programma criminoso, anche se non tutti i partecipi abbiano preso parte a ogni singolo episodio delittuoso, essendo sufficiente la disponibilità a intervenire in caso di necessità. Pertanto, la mera partecipazione a singoli episodi delittuosi, senza la prova di un'effettiva organizzazione e di una consapevole adesione al programma criminoso, non è sufficiente a integrare il reato associativo, dovendosi invece valutare complessivamente gli elementi indiziari, quali la presenza di un luogo di incontro, l'utilizzo di linguaggio criptico, la distinzione di ruoli, l'impiego di mezzi e strumenti comuni e la disponibilità a intervenire in caso di necessità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/03/2020 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere DONATELLA FERRANTI;
sentite le conclusioni del PG DELIA CARDIA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Nessun difensore e' presente.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza di cui in epigrafe che ha rigettato l'istanza di riesame avverso l'ordinanza di custodia cautelare in c…

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