Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1073 del 10 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1073PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di revoca della custodia cautelare in carcere applicata nei confronti di un indagato per il delitto di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p., vige una presunzione di pericolosità sociale che può essere superata solo quando sia dimostrato che l'associato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa. Pertanto, incombe sul giudice di merito l'onere di accertare l'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione, essendo necessario che vengano acquisiti fatti che rendano oggettivamente impossibile che il soggetto possa continuare a fornire il suo contributo all'organizzazione per conto della quale ha operato. In assenza di tale prova contraria, la presunzione di pericolosità permane, non potendosi ritenere superata dalla mera mancanza di pericolo di fuga o di reiterazione del reato, né dalla circostanza che il soggetto sia incensurato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. An., n. ad (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Palermo depositata l'11 luglio 2007;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udite le conclusioni del P.M. Dott. CONSOLO Santi, che ha chiesto il rigetto;

udito il difensore avv. MIRABILE Eupedacle.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Palermo ha confermato quale Giudice dell'appello de libertate il rigetto de…

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