Consiglio di Stato sentenza n. 7220 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:7220SENT

Massima

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La motivazione del diniego di autorizzazione paesaggistica deve essere adeguata e non può limitarsi a espressioni vaghe e formule stereotipate sulla generica incompatibilità dell'intervento con le esigenze di tutela del paesaggio. L'amministrazione è tenuta a esternare l'avvenuto apprezzamento comparativo del contenuto del vincolo paesaggistico e di tutte le rilevanti circostanze di fatto relative al manufatto e al suo inserimento nel contesto protetto, al fine di verificare la concreta compatibilità dell'opera edilizia con i valori paesistici tutelati. Il diniego non può fondarsi sul mero riferimento a un pregiudizio ambientale, ma deve specificare le ragioni del rigetto dell'istanza ovvero esplicitare i motivi del contrasto tra le opere da realizzarsi e le ragioni di tutela dell'area interessata dall'apposizione del vincolo, con riferimento alle caratteristiche specifiche del manufatto e del contesto paesaggistico coinvolto. La tutela del paesaggio, avente valore costituzionale e funzione di preminente interesse pubblico, è nettamente distinta da quella dell'urbanistica, per cui l'autorizzazione paesaggistica deve operare un giudizio in concreto circa il rispetto da parte dell'intervento progettato delle esigenze connesse alla tutela del paesaggio stesso, senza limitarsi a valutazioni apodittiche e stereotipate.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/12/2018

N. 07220/2018REG.PROV.COLL.

N. 01304/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1304 del 2013, proposto da
Appia Antiqua Aedes S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Lavitola, Irene Giuseppa Bellavia, con domicilio eletto presso lo studio Giuseppe Lavitola in Roma, via Costabella 23;

contro

Ministero per i Beni e Le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Ammini…

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