Il ricorso collettivo proposto da più soggetti per l'annullamento di un provvedimento di concessione di pascoli montani demaniali è inammissibile qualora non sussista l'identità di situazioni sostanziali e processuali tra i ricorrenti. In particolare, è necessario che: le domande giudiziali siano identiche nell'oggetto e rechino le medesime censure; le posizioni sostanziali e processuali dei ricorrenti siano del tutto omogenee e sovrapponibili; i ricorrenti non versino in condizioni di neppure potenziale conflitto di interessi. Il requisito dell'identità delle posizioni sostanziali e processuali dei ricorrenti deve essere vagliato in maniera rigorosa, non essendo sufficiente la mera circostanza che tutti mirino all'annullamento dell'atto per indurre l'Amministrazione alla rinnovazione della procedura di concessione. Inoltre, il ricorso è inammissibile per carenza di interesse qualora non risulti che i ricorrenti abbiano presentato domanda di concessione dei pascoli e vi siano ancora aree disponibili che potrebbero essere assegnate. In tali ipotesi, l'azione giudiziaria risulta priva di utilità concreta per i ricorrenti, non potendo l'annullamento dell'atto impugnato garantire loro l'acquisizione di una posizione di vantaggio.