Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16050 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:16050SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile quando il ricorrente ha cessato di avere interesse all'annullamento dell'atto impugnato, in quanto ha già provveduto alla chiusura dell'attività oggetto del provvedimento contestato e non ha manifestato alcun interesse risarcitorio. In tali casi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della controversia, in quanto il venir meno dell'interesse del ricorrente determina il difetto di una delle condizioni dell'azione. Pertanto, il giudice, accertata l'improcedibilità del ricorso per carenza di interesse, dispone la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della peculiarità della fattispecie e della condotta processuale del ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/12/2022

N. 16050/2022 REG.PROV.COLL.

N. 08755/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8755 del 2018, proposto da
Megamen S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Tommaso Filippo Massari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso la sede dell’Ente in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l’annullamento

a) della Determina Dirigenziale di Roma Capitale n. CB/1698/2018 del 20 giugno…

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