Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35102 del 19 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35102PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve procedere a un esame complessivo e ponderato di tutti gli elementi probatori, senza limitarsi a una mera rilettura degli stessi, ma verificandone la convergenza e la capacità dimostrativa in relazione all'ipotesi accusatoria. In particolare, il giudice può legittimamente attribuire rilevanza a: 1) Dichiarazioni della persona offesa circa i rapporti intrattenuti con l'indagato, anche prima e dopo la commissione del reato contestato. 2) Risultanze di intercettazioni ambientali e telefoniche, purché adeguatamente illustrate e interpretate, anche con riferimento ai soggetti coinvolti e al loro ruolo nell'ambito dell'organizzazione criminale. 3) Elementi informativi contenuti in schede biografiche o informative di polizia giudiziaria, purché debitamente valutati nel contesto complessivo degli altri indizi. 4) Eventuali rapporti, anche di natura lecita, tra l'indagato e la persona offesa, purché esaminati in relazione alle specifiche condotte contestate. La valutazione complessiva di tali elementi, se logicamente e adeguatamente motivata, non può essere censurata in sede di legittimità, salvo che non si palesi un manifesto difetto di logicità o una irragionevole attribuzione di valore probatorio agli stessi. Analogamente, il giudice può ritenere non superata la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, qualora la difesa non abbia offerto elementi sufficienti a vincere tale presunzione, in relazione alla gravità indiziaria e alla concreta pericolosità sociale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. Ro., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 15/12/2006 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. MURA Antonio, il quale ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile;

Udito il difensore, Avv. DIDDI Alessandro.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

- che il G.I.P. del Tribunale di Palermo, con ordinanza dell'8 luglio 2005, applicava a TR. Ro. la misur…

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