Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38974 del 24 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38974PEN

Massima

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Il furto di un bene esposto alla pubblica fede per necessità, e non per mera consuetudine, integra la circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. La nozione di "necessità" va intesa in senso relativo, comprendendo ogni apprezzabile esigenza di condotta imposta da particolari situazioni, in contrapposizione ai concetti di comodità e trascuratezza nella vigilanza. Pertanto, ai fini dell'applicazione di tale circostanza aggravante, il giudice deve verificare se l'esposizione del bene sottratto alla pubblica fede fosse effettivamente dettata da una situazione di necessità, e non meramente dalla consuetudine, valutando le specifiche circostanze del caso concreto. La sentenza che motivi l'esclusione della circostanza aggravante sulla base della sola consuetudine, senza adeguatamente considerare l'eventuale stato di necessità, è affetta da vizio di motivazione e deve essere annullata con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 900/2014 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 25/06/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
Udi…

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