La mancata adozione tempestiva di un provvedimento amministrativo richiesto da un soggetto interessato integra un'ipotesi di silenzio inadempimento, che legittima il ricorso giurisdizionale per l'accertamento dell'illegittimità del silenzio e per l'adozione del provvedimento richiesto. Tuttavia, l'intervenuta adozione del provvedimento richiesto, anche successivamente alla proposizione del ricorso, determina la cessazione della materia del contendere, pur comportando comunque la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di lite, in ragione del ritardo ingiustificato nell'adozione del provvedimento. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'inerzia della pubblica amministrazione nell'adottare un provvedimento richiesto da un soggetto interessato legittima il ricorso giurisdizionale per l'accertamento dell'illegittimità del silenzio e per l'adozione del provvedimento, ma l'intervenuta adozione del provvedimento, anche successivamente alla proposizione del ricorso, determina la cessazione della materia del contendere, pur comportando comunque la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di lite per il ritardo ingiustificato nell'adozione del provvedimento. La massima giuridica si fonda sui seguenti principali argomenti e ragionamenti: 1. Il ricorso è stato proposto per l'accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato dalla Regione Lazio sull'istanza presentata dalla società ricorrente per ottenere la revisione della tariffa di conferimento dei rifiuti urbani presso l'impianto di Castelforte. 2. La Regione Lazio si è costituita in giudizio e ha successivamente adottato il provvedimento di revisione della tariffa, con la Determinazione Regionale n. G11397 del 23.9.2021. 3. Il Tribunale ha ritenuto che, essendo stata adottata la determinazione richiesta, debba essere dichiarata la cessazione della materia del contendere. 4. Tuttavia, poiché la Regione Lazio ha provveduto solamente dopo la notifica del ricorso introduttivo, deve essere condannata al pagamento delle spese di lite. 5. Emerge quindi il principio per cui il silenzio inadempimento legittima il ricorso giurisdizionale, ma l'adozione del provvedimento richiesto, anche successiva alla proposizione del ricorso, determina la cessazione della materia del contendere, pur comportando la condanna dell'amministrazione alle spese per il ritardo ingiustificato.