Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41728 del 30 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41728PEN

Massima

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Il dolo eventuale è configurabile nel reato di ricettazione quando l'agente, pur non avendo la certezza della provenienza illecita della cosa, si è posto il quesito circa tale provenienza e lo ha risolto nel senso dell'indifferenza, accettando consapevolmente il rischio che la cosa fosse di illecita provenienza. Viceversa, si configura l'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 712 c.p. quando l'agente, pur avendo il dovere di sospettare l'illecita provenienza dell'oggetto, non si è posto il problema e ha colposamente realizzato la condotta vietata. Spetta al giudice di merito, sulla base di una valutazione logica e razionale degli elementi di fatto, accertare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, senza che tale accertamento possa essere sindacato in sede di legittimità, se adeguatamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO ((omissis)) del 14/10/2 -

Dott. BARTOLINI ((omissis)) SENTE -

Dott. DE CRESCIENZO ((omissis)) N. 4 -

Dott. DAVIGO Piercamillo Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CHINDEMI Domenico rel. Consigliere N. 31130/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. FE. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2326/1998 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 09/02/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Operale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'…

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