Il Comune può legittimamente adottare un provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di idoneo titolo abilitativo, anche qualora il privato abbia presentato una denuncia di inizio attività (DIA) per interventi che, in realtà, necessitano del previo rilascio di un permesso di costruire. Infatti, la presentazione di una DIA non è idonea a consentire la realizzazione di opere che comportano un aumento del carico urbanistico, come nel caso di un cambio di destinazione d'uso con realizzazione di nuove unità abitative, in quanto tali interventi devono essere assentiti mediante il rilascio di un permesso di costruire. Pertanto, il Comune può legittimamente procedere all'adozione di un provvedimento di demolizione, senza necessità di previo esercizio dei poteri di autotutela, anche dopo il decorso del termine di 30 giorni dalla presentazione della DIA, in quanto quest'ultima non produce alcun effetto inibitorio sulle sanzioni demolitorie. Inoltre, il verbale di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, redatto dalla polizia municipale, ha mero valore endoprocedimentale e non è autonomamente impugnabile, essendo necessario che l'accertamento dell'inottemperanza sia formalizzato in un atto provvedimentale adottato dall'autorità competente, ai sensi dell'art. 31, comma 4, del d.P.R. n. 380 del 2001, al fine di costituire titolo per l'immissione in possesso del bene e per la trascrizione nei registri immobiliari.