Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, è tenuto ad ordinare all'amministrazione soccombente di dare piena ed integrale esecuzione al giudicato formatosi sulla sentenza che ha condannato l'ente al pagamento di una somma di denaro a titolo di competenze, onorari e spese, oltre agli interessi legali dalla domanda al saldo. Inoltre, il giudice può condannare l'amministrazione al pagamento di un'ulteriore somma a titolo di risarcimento del maggior danno ex art. 1224, comma 2, c.c., determinata in via presuntiva nella differenza tra il tasso di rendimento medio annuo netto dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e il saggio degli interessi legali, a decorrere dalla data del passaggio in giudicato della sentenza oggetto di ottemperanza, salva la possibilità per l'amministrazione di provare che il creditore non ha subito un maggior danno o che lo ha subito in misura inferiore. Il giudice, in caso di perdurante inadempienza dell'amministrazione, può nominare un commissario ad acta per provvedere in via sostitutiva all'esecuzione del giudicato, con addebito del relativo compenso all'ente inadempiente.