Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3883 del 1 febbraio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:3883PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, disponendo per ragione dell'ufficio o di servizio dell'utenza telefonica intestata alla pubblica amministrazione, la utilizzi per effettuare chiamate di interesse personale, commette il reato di peculato ordinario di cui al primo comma dell'art. 314 c.p., in quanto si realizza un'appropriazione delle energie elettriche necessarie per le conversazioni telefoniche, che costituiscono beni mobili ai sensi dell'art. 624, secondo comma, c.p. Tale condotta non può essere giustificata da rilevanti e contingenti esigenze personali, essendo il peculato configurabile anche in assenza di un danno patrimoniale effettivo, in quanto l'appropriazione delle energie elettriche è di per sé lesiva del bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice. La valutazione circa la sussistenza di circostanze attenuanti, come la particolare tenuità del fatto, è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se immune da vizi logici e adeguatamente argomentata.

Sentenza completa

FATTO E DIRITTO
La Corte d'Appello di Salerno, con sentenza 9.11.'00, riformando in parte quella in data 14.x.'98 del GUP del Tribunale di Sala Consilina che, all'esito del rito abbreviato, aveva dichiarato S. C. colpevole del reato di cui all'art. 314/2° c.p., attenuato ex artt. 62 bis e 62 n. 6 c.p., concedeva all'imputato anche l'attenuante della speciale tenuità del danno (art. 62 n. 4 e 7) e riduceva la pena principale, già condizionalmente sospesa, a mesi due e gironi dieci di reclusione, ferma restando la pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici.
Al C., in particolare, si era addebitato di avere ripetutamente fatto uso, per ragioni personali e private, tra il maggio e il giugno 1995, dell'utenza telefonica installata presso il Comune di Teggiano, della quale, in quanto consigliere comunale, aveva la disponibilità.
Ha proposto, tramite il proprio difensore, ricorso per cassazione il prevenuto e ha l…

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