Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23027 del 9 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23027PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'uso sproporzionato della forza, anche in reazione a una provocazione putativa, non può essere giustificato e integra il reato di lesioni personali, non essendo sufficiente a configurare una causa di giustificazione o di esclusione della punibilità. Pertanto, il ricorso all'uso della violenza fisica, in assenza di una legittima difesa proporzionata, costituisce un eccesso reattivo che non esclude la responsabilità penale dell'aggressore, anche qualora l'evento lesivo sia stato determinato da un equivoco o da una reazione sproporzionata a una provocazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto della sproporzione tra la condotta dell'aggressore e la presunta provocazione subita, non potendo riconoscere cause di giustificazione o di esclusione della punibilità in presenza di una reazione eccessiva e ingiustificata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. CA., N. IL (OMESSO) (ANCHE P.C.);

2) FA. LU., N. IL (OMESSO) (ANCHE P.C.);

avverso SENTENZA del 01/10/2007 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di inammissibilita' dei ricorsi, del S.P.G. Dr. Fraticelli M.;

udito il difensore di FA., come imputato e P.C., avv. Starrantino.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - La …

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