Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 516 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:516SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di un manufatto edilizio abusivo, ha affermato il seguente principio di diritto: La nozione di pertinenza, sul piano urbanistico-edilizio, è limitata ai soli interventi accessori di modesta entità e privi di autonoma funzionalità. Pertanto, un manufatto dalle dimensioni rilevanti, come una tettoia di circa 75 mq, non può essere qualificato come pertinenziale, ma deve essere considerato un intervento di nuova costruzione soggetto a permesso di costruire. La realizzazione di tale opera in assenza del necessario titolo abilitativo configura un abuso edilizio sanzionabile con l'ordine di demolizione ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. 380/2001, senza che l'amministrazione debba motivare specificamente sull'interesse pubblico alla rimozione, essendo questo in re ipsa. Tuttavia, è illegittima la parte dell'ordinanza che, in contraddizione con la qualificazione dell'opera come abusiva, ha irrogato anche la sanzione pecuniaria prevista dall'art. 37 del D.P.R. 380/2001, in quanto tale sanzione è applicabile solo per interventi realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire, e non in assenza di qualsiasi titolo abilitativo. Infine, la minaccia di una ulteriore sanzione pecuniaria in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. 380/2001, è legittimamente applicabile anche al caso di specie, in quanto tale sanzione colpisce la condotta successiva di mancata esecuzione dell'ordine, senza violare il principio di irretroattività.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/01/2024

N. 00516/2024 REG.PROV.COLL.

N. 04419/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4419 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di ((omissis));

per l'annullamento:

- dell'ordinanza di demolizione per opere abusive n. 196/20 del 28 luglio 2020, emessa dal Comune di ((omissis)), avente ad oggetto l'ingiunzione di provvedere entro e non oltre 90 gg a decorrere dalla data di notifica della medesima ordinanza alla demolizione delle opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

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