Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9776 del 4 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9776PEN

Massima

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Il rifiuto di prestare il servizio militare per ragioni di coscienza non costituisce più reato dopo l'entrata in vigore della legge n. 331 del 2000 che ha sospeso il servizio di leva obbligatorio, salvo per i giovani nati prima del 1985 e già chiamati alle armi, per i quali il servizio di leva è rimasto obbligatorio solo fino al 31/10/2005. Pertanto, la condotta contestata all'imputato non corrisponde più al modificato contenuto della legge n. 230 del 1998, articolo 14 comma 2, e deve essere assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato, in applicazione dell'articolo 2, comma 4, del codice penale sulla successione di leggi penali nel tempo. La sospensione del servizio di leva stabilita dal decreto legislativo n. 215 del 2001, articolo 7, non ha determinato la totale abolizione del servizio militare obbligatorio, che continua a essere previsto dalla legge n. 331 del 2000, articolo 2, per specifiche situazioni ed eccezionali casi riferibili anche al tempo di pace.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO LECCE SEZ. DIST. DI TARANTO;

nei confronti di:

1) BE. MI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/02/2007 TRIBUNALE di TARANTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. M…

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