Consiglio di Stato sentenza n. 4882 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:4882SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo edilizio sulla base di una falsa rappresentazione della realtà legittima l'annullamento d'ufficio del provvedimento anche oltre il termine di cui all'art. 21-nonies della L. 241/1990, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine alla prevalenza dell'interesse pubblico sul privato interesse al mantenimento dell'atto. L'amministrazione può esercitare il potere di autotutela per assicurare la corretta gestione del territorio sotto il profilo urbanistico-edilizio, anche su impulso di un terzo che abbia segnalato l'illegittimità dei titoli rilasciati, senza che ciò incida sulla natura pubblicistica del fine perseguito. L'annullamento di titoli edilizi ottenuti mediante dichiarazioni non veritiere non richiede la comparazione tra l'interesse pubblico al ritiro e quello privato al mantenimento dell'atto, essendo sufficiente l'accertamento dell'infedele rappresentazione della realtà. Il Comune può annullare d'ufficio un titolo edilizio quando emerga che lo stesso sia stato rilasciato sulla base di una falsa rappresentazione dello stato dei luoghi, senza che sia necessario indicare specificamente l'interesse pubblico prevalente, atteso che in tali ipotesi l'annullamento è giustificato dall'esigenza di assicurare la legittimità dell'assetto edilizio del territorio. L'annullamento di un titolo edilizio ottenuto mediante dichiarazioni non veritiere non è soggetto al termine di cui all'art. 21-nonies della L. 241/1990, essendo sufficiente l'accertamento dell'infedele rappresentazione della realtà. Il Comune può esercitare il potere di autotutela per annullare un titolo edilizio illegittimamente rilasciato sulla base di una falsa rappresentazione dello stato dei luoghi, anche su impulso di un terzo, senza che ciò incida sulla natura pubblicistica del fine perseguito, essendo l'obiettivo quello di assicurare la corretta gestione del territorio sotto il profilo urbanistico-edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/06/2021

N. 04882/2021REG.PROV.COLL.

N. 10040/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10040 del 2019, proposto da
Carmela Argento, rappresentata e difesa dall'avvocato Marcello Zizzi, con domicilio digitale di pec come da registri di giustizia e domicilio eletto presso il suo studio, in Pozzo Faceto, viale Stazione, n. 10;

contro

Comune di Fasano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Ottavio Carparelli, con domicilio digitale di pec come da registri di giustizia;

nei confronti

Lucrezia Turchiarulo, non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la…

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