Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35748 del 26 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35748PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca, unitamente al sequestro, costituisce uno strumento di contrasto nei confronti delle associazioni di tipo mafioso, strettamente collegato alle misure di prevenzione personali. Il procedimento di prevenzione e il procedimento penale, nell'ambito del quale viene applicata la confisca prevista dal D.L. n. 306/1992, art. 12-sexies, sono dotati di proprie peculiarità, sia per l'aspetto processuale che per quello dei presupposti sostanziali. Mentre nel procedimento di prevenzione è previsto il ricorso alla Corte d'Appello, anche per il merito, in quello di esecuzione è previsto solo il ricorso per cassazione. Pertanto, dopo un secondo grado di merito, è giustificata la limitazione del sindacato sulla motivazione del provvedimento di confisca di prevenzione al solo vizio di violazione di legge, senza possibilità di censurare la contraddittorietà o l'illogicità della motivazione stessa. Tale limitazione del vizio denunciabile attraverso il ricorso per cassazione è rimasta invariata anche dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. n. 159/2011, che ha abrogato le precedenti leggi in materia di misure di prevenzione. Infatti, il D.Lgs. n. 159/2011, art. 10, comma 3, e art. 27, comma 2, riproduce il contenuto delle previgenti disposizioni, ribadendo il principio secondo cui avverso il decreto della Corte d'Appello che decide sulla impugnazione del provvedimento di confisca è ammesso ricorso per cassazione solo per violazione di legge. Pertanto, il vizio della motivazione del decreto può essere dedotto solo qualora se ne contesti l'inesistenza o la mera apparenza, non potendosi estendere il ricorso al controllo dell'iter giustificativo della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 45/2013 CORTE APPELLO di TORINO, del 21/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO.

RITENUTO IN FATTO

1. Il difensore di (OMISSIS) e (OMISSIS) propone ricorso per cassazione avverso il decreto con il quale la Corte d'Appello di Torino, in data 21 febbraio 2014, in parziale riforma del decreto del Tribunale di Torino, del 3 ottobr…

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