Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1746 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1746SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successiva all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione stessa, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò in quanto il riesame dell'abusività dell'opera al fine di verificarne la eventuale sanabilità, provocato dall'istanza degli interessati, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito (di accoglimento o di rigetto), che vale a superare il provvedimento oggetto del ricorso. La giurisprudenza amministrativa ha infatti rilevato come la presentazione di tali domande, successivamente alla impugnazione dell'ordinanza di demolizione, produca l'effetto di rendere improcedibile, per sopravvenuta carenza di interesse, l'impugnazione stessa. In tali casi, le spese di lite devono essere compensate tra le parti, in considerazione della definizione in rito della controversia.

Sentenza completa

N. 05577/2003
REG.RIC.

N. 01746/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05577/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5577 del 2003, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), domiciliati, ex art. 25 c.p.a., in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;

contro

Il Comune di Barano D'Ischia, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 34/03 del 1.4.2003.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 20 marzo 2013 il dott. ((omissis)) e uditi per le parti i difensori come specificat…

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