Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34226 del 10 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34226PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Quando nei confronti di un indagato o imputato siano emesse, in procedimenti diversi, più ordinanze cautelari per fatti diversi, per i quali non sussista connessione qualificata, la retrodatazione della seconda misura cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. opera solo se, al momento dell'adozione della prima ordinanza, gli elementi giustificativi della seconda fossero già desumibili dagli atti, a prescindere dalla mera conoscenza da parte del pubblico ministero di tali fatti, essendo necessario che il quadro indiziario fosse tale da consentire l'immediata richiesta della misura cautelare. Inoltre, la retrodatazione è esclusa quando i procedimenti siano pendenti dinanzi a diversi uffici di procura, non potendosi in tal caso configurare alcuna inerzia o scelta del pubblico ministero nella separazione dei procedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. BARTOLOMEI Luigi - Consigliere

Dott. COLOMBO Gherardo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. SA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 16/05/2006 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FOTI GIACOMO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. D'Angelo.

OSSERVA

Mo. Sa. ricorre avverso l'ordinanza del 16 maggio 2006 del Tribunale di Napoli, sezione riesame, che ha rigettato l'appello, dallo stesso proposto, avverso il provvedimento con il quale il Gip presso lo stesso tribunale aveva r…

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