Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25538 del 6 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25538PEN

Massima

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Il terzo estraneo al procedimento penale, diverso dall'imputato o dall'indagato, che intenda impugnare un provvedimento di sequestro preventivo emesso nei confronti di beni di sua proprietà, deve essere munito di procura speciale ai sensi dell'art. 83 c.p.c., in quanto la sua posizione processuale è nettamente distinta sotto il profilo difensivo da quella dell'indagato o dell'imputato. Inoltre, il terzo interessato deve avere un interesse concreto ed attuale alla restituzione dei beni sottoposti a sequestro, non essendo sufficiente la mera intestazione formale degli stessi. Il mancato rispetto di tali presupposti comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto avverso l'ordinanza che ha confermato il sequestro preventivo, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ROSI E. - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/09/2020 del TRIB. LIBERTA' di TREVISO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSI ELISABETTA;
lette le conclusioni del PG Dott. FIMIANI PASQUALE, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
ricorso trattato ai sensi ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per il tramite il proprio difensore, ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordina…

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