Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 15639 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15639CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La chiara indicazione del fatto controverso e delle ragioni per le quali la dedotta insufficienza della motivazione la rende inidonea a giustificare la decisione, richiesta a pena di inammissibilità del ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 360, n. 5, c.p.c., deve essere formulata in modo puntuale e circoscritto, in modo da non ingenerare incertezze in sede di valutazione dell'ammissibilità del ricorso. Inoltre, l'illustrazione del motivo di ricorso deve fornire l'indicazione specifica degli atti processuali e dei documenti su cui si fonda, collocandoli nel giudizio di merito e indicando dove sarebbero esaminabili in sede di legittimità, in ossequio al principio di autosufficienza del ricorso per cassazione di cui all'art. 366, n. 6, c.p.c. Il mancato rispetto di tali requisiti comporta l'inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 22066/2009 proposto da:

PU. GI. in persona del titolare omonimo, elettivamente domiciliato in ROMA, presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avv. FREDIANI Leopoldo, giusta procura speciale a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

EC. SPA in persona del suo legale rappresentante pro tempore - Presidente del Consiglio di Amministrazione, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA MERULANA 234, presso …

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