Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40514 del 8 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:40514PEN

Massima

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Il rilascio di false dichiarazioni per ottenere indebitamente contributi pubblici, in violazione degli obblighi di veridicità e correttezza, integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, anche qualora l'investimento per il quale è stato richiesto il contributo sia stato effettivamente realizzato. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la percezione di un contributo pubblico mediante false attestazioni circa il presupposto legittimante l'erogazione, come il pagamento integrale dei fornitori, costituisce reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, a prescindere dall'effettiva realizzazione dell'investimento finanziato. Ciò in quanto l'ordinamento giuridico tutela l'interesse pubblico alla correttezza e veridicità delle dichiarazioni rese per accedere a benefici economici, a prescindere dall'effettivo impiego dei fondi. La condotta fraudolenta integra il reato anche qualora l'investimento sia stato comunque realizzato, in quanto la legge richiede il rispetto di specifici requisiti formali e sostanziali per l'ottenimento del contributo, la cui violazione è sanzionata penalmente a tutela dell'interesse pubblico al corretto utilizzo delle risorse statali. La Corte di Cassazione ha quindi affermato il principio per cui la percezione di contributi pubblici mediante false dichiarazioni sui presupposti legittimanti l'erogazione costituisce reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, a prescindere dall'effettiva realizzazione dell'investimento finanziato, in quanto l'ordinamento giuridico tutela l'interesse pubblico alla veridicità delle dichiarazioni rese per accedere a benefici economici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GE. ER. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1026/2008 CORTE APPELLO di SALERNO, del 30/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RAGIONI DELLA DECISIONE

1. Avverso la sentenza …

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