Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18014 del 12 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18014PEN

Massima

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Il delitto di rapina aggravata è configurabile anche in assenza di una precisa descrizione dell'arma da parte delle vittime, qualora il quadro indiziario complessivo, come l'individuazione dell'autore, il rinvenimento di oggetti riconducibili al reato e la sussistenza di lesioni personali, sia logico, coerente e congruo rispetto agli elementi fattuali accertati. La nozione di malattia giuridicamente rilevante ai fini del delitto di lesioni personali non si limita alle sole alterazioni anatomiche, ma comprende anche quelle alterazioni funzionali, anche temporanee, che determinano una compromissione significativa delle funzioni psichiche e fisiche della persona offesa, come nel caso di ansia somatizzata, tachipnoea e tachicardia. Tali lesioni, pur essendo assorbite nel reato di rapina quando non provochino alcun danno, concorrono con esso quando, come nel caso di specie, determinano una compromissione delle funzioni dell'organismo, ancorché di breve durata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RE. AN. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 5/03/2009 della Corte di Appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis))

ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO

1. Con sentenza del 5/03/2009, la Corte di Appello di Roma confermava la sentenza…

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