Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44012 del 14 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44012PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali volontarie, di cui all'art. 582 c.p., è perseguibile d'ufficio quando le lesioni abbiano comportato una malattia superiore ai venti giorni, a prescindere dalla sussistenza di circostanze aggravanti di cui agli artt. 583 e 585 c.p. L'applicazione dell'attenuante della provocazione e delle attenuanti generiche è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto emersi nel processo, senza che il mero dissenso del ricorrente rispetto a tale valutazione possa integrare un vizio di motivazione. Il giudice di merito può legittimamente negare l'applicazione delle attenuanti generiche sulla base di elementi negativi, quali precedenti penali e condotte particolarmente aggressive e violente dell'imputato, senza che ciò integri un vizio logico o giuridico della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietr - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3369/2009 CORTE APPELLO di CATANIA, del 23/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

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