Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43718 del 25 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:43718PEN

Massima

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Il concorso morale e materiale nel reato si configura quando il soggetto, pur non essendo l'esecutore materiale della condotta delittuosa, abbia comunque contribuito in modo apprezzabile, sotto il profilo causale e psicologico, alla realizzazione del fatto criminoso. Tale contributo può consistere nell'aver istigato, determinato o rafforzato il proposito criminoso dell'autore principale, ovvero nell'aver agevolato l'esecuzione del reato attraverso un'azione di supporto o di impedimento della condotta della vittima. Ai fini della configurabilità del concorso, non è necessario che l'apporto del concorrente sia stato determinante rispetto all'evento, essendo sufficiente che esso abbia avuto un ruolo causalmente rilevante, anche se non indispensabile, nella realizzazione del reato. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso, deve analizzare la condotta del soggetto non solo sotto il profilo materiale, ma anche in relazione al suo contributo morale, tenendo conto degli elementi sintomatici della volontà criminosa, quali la durata e l'intensità dell'aggressione, le parti del corpo colpite, la micidialità del mezzo utilizzato e il contesto in cui il fatto si è realizzato. Tali valutazioni, se sorrette da adeguata motivazione, non sono sindacabili in sede di legittimità, salvo che non risultino manifestamente illogiche o contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO ((omissis)) del 10/11/2 -

Dott. IANNELLI ((omissis)) SENTE -

Dott. CAVALLO ((omissis)) N. 1 -

Dott. BONITO Francesco M. rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. PIRACCINI ((omissis)) N. 11712/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;

nei confronti di:

1) PA. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 777/2010 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 14/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Do…

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