Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51622 del 13 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51622PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede, come un'autovettura parcheggiata su strada pubblica, integra un reato penalmente rilevante ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 1, ultima parte, c.p., anche in presenza di sistemi di allarme o videosorveglianza installati sul bene, in quanto tali misure di protezione non escludono il pubblico affidamento nella tutela dell'integrità del bene da parte della collettività. L'aggravante della pubblica fede sussiste indipendentemente dalla natura pubblica o privata del luogo in cui il bene si trova, essendo sufficiente che esso sia esposto all'accesso e alla disposizione di chiunque. Pertanto, il danneggiamento di un'autovettura parcheggiata su strada pubblica, anche se dotata di antifurto o videosorveglianza, integra il reato di danneggiamento aggravato dalla pubblica fede, in quanto il bene risulta comunque esposto all'affidamento della collettività sulla sua integrità. Al contrario, quando il bene danneggiato si trovi sotto il diretto controllo del proprietario, come nel caso di un'autovettura a bordo della quale si trovi il proprietario, non ricorre la condizione di esposizione alla pubblica fede e il fatto non integra il reato di danneggiamento aggravato. L'abolitio criminis sopravvenuta determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e la revoca delle statuizioni civili, fermo restando il diritto del danneggiato di agire in sede civile per l'accertamento dell'illecito depenalizzato, l'irrogazione della sanzione pecuniaria e il risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (ANCHE PCN) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/06/2016 della CORTE APPELLO SEZIONE DISTACCATA di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere UMBERTO LUIGI SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per il rigetto;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), del Foro di Taranto, che si e' riportato ai motivi e ha insistito per l'a…

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