Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48189 del 13 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:48189PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia di un male ingiusto e determinato, coarta la volontà della vittima a consegnargli un profitto patrimoniale. Ciò si verifica anche quando, a seguito di reiterate minacce telefoniche rivolte alla persona offesa mentre questa si trova presso le forze dell'ordine per sporgere denuncia, la stessa si determina a versare il denaro richiesto dall'imputato per evitare il male minacciato, come il pregiudizio alla figlia minore. In tali casi, il fatto non può essere ricondotto al meno grave delitto di truffa, in quanto l'artificio e il raggiro sono strumentali alla coartazione della volontà della vittima, elemento costitutivo del delitto di estorsione. Il giudice di merito può legittimamente negare la concessione delle attenuanti generiche senza necessità di esaminare analiticamente tutti gli elementi favorevoli dedotti dall'imputato, essendo sufficiente una motivazione congrua e non contraddittoria che faccia riferimento ai fattori ritenuti decisivi o comunque rilevanti, restando così disattesi o superati tutti gli altri. Inoltre, il divieto di comparazione tra attenuanti e recidiva di cui all'art. 69, comma 4, c.p. impedisce di incidere sul giudizio di bilanciamento tra circostanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 7/1/2011 della Corte d'appello di L'Aquila;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 7…

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