Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1585 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:1585SENT

Massima

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L'Amministrazione comunale non può ingiungere la demolizione di opere abusive prima di essersi definitivamente pronunciata sulla domanda di condono edilizio presentata dal privato, in quanto in tal caso le opere contestate risultano riconducibili a quelle oggetto della domanda di condono. Pertanto, l'Amministrazione, prima di sanzionare le opere abusive, deve definire la domanda di condono, potendo successivamente sanzionare solo le opere che non risultino sanate. Il principio di diritto è che l'Amministrazione non può procedere alla demolizione di opere abusive quando risulta pendente una domanda di condono edilizio relativa alle medesime opere, dovendo in tal caso attendere la definizione della domanda di condono per poi eventualmente sanzionare solo le opere non sanate. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire il corretto esercizio del potere amministrativo, evitando l'adozione di provvedimenti sanzionatori prima della definizione del procedimento di condono, al fine di tutelare la posizione giuridica del privato che abbia presentato la relativa domanda. Inoltre, il principio mira a realizzare un giusto bilanciamento tra l'interesse pubblico alla repressione dell'abusivismo edilizio e l'interesse del privato alla sanatoria delle opere, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. In tal senso, l'Amministrazione è tenuta a valutare con attenzione la pendenza di una domanda di condono prima di procedere all'adozione di provvedimenti demolitivi, al fine di evitare l'adozione di atti illegittimi e l'inutile aggravio di attività procedimentale.

Sentenza completa

N. 05893/2010
REG.RIC.

N. 01585/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05893/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5893 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Costabella, 23;

contro

Il Comune di Roma (I), rappresentato e difeso per legge dallavv.'((omissis)), domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 388 in data 11 marzo 2010 con la quale il Comune di Roma – Municipio 1° ha ingiunto al ricorrente la demolizione di opere abusive realizzate nel Centro Storico, nonché di ogni altro atto, connesso, presupposto e consequenziale ivi co…

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