Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36741 del 24 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:36741PEN

Massima

Il cittadino che ritiene di essere stato offeso nei suoi diritti da un pubblico ufficiale ha il diritto costituzionalmente garantito di criticarne il comportamento, anche in modo verbalmente aspro, purché la critica sia finalizzata a ricostruire il quadro dell'offesa asseritamente patita e non ecceda i limiti della continenza, ovvero non si risolva in un attacco gratuito e sproporzionato volto unicamente a ledere l'onorabilità del pubblico ufficiale. In tale contesto, le espressioni verbalmente inurbane utilizzate dal cittadino per denunciare il comportamento ritenuto improprio del pubblico ufficiale non integrano il reato di diffamazione, in quanto finalizzate all'esercizio del diritto di critica e non eccedenti i limiti della continenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Brescia;

avverso la sentenza resa dal Tribunale di Brescia il 2.3.2011;

nel proc. a carico di:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

- per conto della resistente Parte civile, dal patrono di (OMISSIS)

Per la parte civile e' presente il patrono, avv. (OMISSIS) del Foro di (OMISSIS).

Per l'imputato e' presente l'avv.…

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