Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21900 del 7 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:21900PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) e il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (art. 74 d.P.R. 309/1990) possono essere configurati sulla base di gravi indizi di colpevolezza desunti da plurime dichiarazioni convergenti di collaboratori di giustizia, corroborate da riscontri oggettivi come intercettazioni ambientali e sequestri, che dimostrino l'esistenza di un sodalizio criminoso strutturato, con ripartizione dei ruoli e gestione unitaria di attività illecite quali il traffico di droga e le estorsioni. La partecipazione di un soggetto a entrambe le associazioni può essere desunta da elementi indiziari quali la sua attiva collaborazione nella gestione della cassa comune, nell'approvvigionamento di stupefacenti e nel reinvestimento dei proventi illeciti, nonché dalla sua presenza in occasione di consegne di denaro e riunioni strategiche del gruppo. Tali gravi indizi, unitamente alla concreta e attuale pericolosità sociale dell'indagato, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, ritenuta l'unica idonea a neutralizzare le esigenze cautelari, anche in presenza di condizioni di salute di familiari dell'indagato che preesistevano all'arresto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/12/2021 del TRIBUNALE PER IL RIESAME di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIA VIGNALE;
sentite le conclusioni del PG, in persona del Sostituto Procuratore Dr. GIORGIO LIDIA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori, avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI e avvocato (OMISSIS) del foro di NOLA, che hanno insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO…

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