Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione Terza, ha stabilito che: 1. La localizzazione di un nuovo impianto di compostaggio, anche se realizzato in aggiunta a impianti esistenti, deve rispettare le distanze minime dai centri abitati e dai siti sensibili previste dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU) della Regione Puglia. 2. La possibilità di deroga alle distanze minime previste dal PRGRU è ammessa solo a condizione che sia preliminarmente individuata una macroarea potenzialmente idonea, in maniera neutrale e astratta rispetto a qualsivoglia sito specifico, e che la scelta dell'ubicazione finale dell'impianto sia effettuata sulla base di uno studio approfondito sull'impatto odorigeno. 3. L'individuazione puntuale di un sito specifico per la realizzazione dell'impianto di compostaggio, senza la preventiva individuazione di una macroarea idonea e senza uno studio adeguato sull'impatto odorigeno, determina l'illegittimità dell'atto di approvazione del progetto preliminare per violazione delle prescrizioni del PRGRU in materia di distanze minime dai centri abitati e dai siti sensibili. 4. Anche nel caso di modifiche sostanziali di impianti esistenti, come l'aggiunta di un nuovo impianto di compostaggio, trovano applicazione le medesime prescrizioni del PRGRU in materia di distanze minime, senza possibilità di deroghe in assenza dei presupposti sopra indicati.