Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13668 del 1 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13668PEN

Massima

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Il riconoscimento della circostanza attenuante della collaborazione con la giustizia, prevista dalla legge n. 203 del 1991, art. 8, non implica necessariamente il riconoscimento delle attenuanti generiche, le quali richiedono una valutazione complessiva della gravità del fatto e della capacità a delinquere del colpevole, indipendentemente dall'utilità oggettiva della collaborazione prestata. Il giudice di merito, pertanto, può legittimamente escludere le attenuanti generiche pur avendo riconosciuto la circostanza attenuante della collaborazione, qualora ritenga che la gravità dei fatti commessi e i numerosi e gravi precedenti penali dell'imputato ostino all'applicazione di una più ampia diminuzione di pena. Tale valutazione, fondata su un puntuale apprezzamento fattuale, non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIRONI ((omissis)) - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. SA. N. IL (OMESSO);

2) RI. CA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/04/2007 CORTE ASSISE APPELLO di CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO O., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATT…

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