Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7299 del 18 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:7299PEN

Massima

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Il furto di un bene mobile altrui, anche se il bene si trovava incustodito e la vittima era momentaneamente distratta, integra l'aggravante della destrezza qualora l'autore del reato abbia posto in essere uno stratagemma idoneo a distrarre l'attenzione della vittima, come il richiedere in prestito un oggetto, al fine di sottrarre agevolmente il bene. La risposta telefonica dell'autore del furto, che afferma di aver bisogno del bene sottratto, costituisce un indizio idoneo a ricondurre la condotta criminosa al medesimo soggetto, anche in assenza di un riconoscimento diretto da parte della vittima. La prescrizione del reato di furto aggravato si determina in un termine di 11 anni, 9 mesi e 4 giorni, tenuto conto della recidiva reiterata specifica infraquinquennale e dell'aumento di due terzi previsto dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2535/2008 CORTE APPELLO di BARI, del 15/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fimiani Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto in subordine declaratoria di prescrizione.…

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