Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23794 del 9 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23794PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di un provvedimento cautelare che ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per violazione delle prescrizioni, deve limitarsi a verificare la completezza e la coerenza della motivazione, senza poter sindacare la valutazione degli elementi di fatto operata dal giudice di merito. La ricostruzione alternativa dei fatti prospettata dal ricorrente, volta a giustificare l'allontanamento dall'abitazione, non può essere oggetto di un riesame da parte del giudice di legittimità, in quanto investe valutazioni di merito riservate al giudice del procedimento incidentale sulla libertà personale. Il giudice di legittimità, pertanto, deve dichiarare inammissibile il ricorso laddove la motivazione del provvedimento impugnato risulti completa e coerente, senza che rilevi la diversa lettura degli elementi di fatto operata dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. PA. n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 05/01/2009 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO Domenico;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. GERACI Vincenzo per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Gi.Pa. impugna la ordinanza in epigrafe indicata con quale il giudice del riesame ha confermato il provvedimento…

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