Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28421 del 18 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:28421PEN

Massima

Il medico che, nell'ambito della propria attività professionale, alteri il diario clinico di un paziente apponendo annotazioni non veritiere, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, salvo che tali annotazioni siano strettamente connesse e funzionali ad una richiesta di intervento sanitario ritenuta necessaria nell'interesse del paziente, la cui veridicità non risulti contraddetta da altri elementi probatori acquisiti nel processo. In tal caso, la contraddittorietà logica tra l'accertamento della falsità di alcune annotazioni e la ritenuta legittimità di altre, strettamente connesse, impone una nuova valutazione complessiva degli elementi probatori per verificare la sussistenza del reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvan - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. EL. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 5242/2007 CORTE APPELLO di ROMA, del 17/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del dott. De Santis F., che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Casentino G. e Ca…

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