Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30932 del 10 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:30932PEN

Massima

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La confisca di prevenzione patrimoniale può essere disposta nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso ai sensi del D.Lgs. n. 159/2011, art. 4, comma 1, lett. a) e b), in quanto indiziato di appartenere ad un'associazione di tipo mafioso e ad un'associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Il periodo di riferimento per la valutazione della pericolosità qualificata del proposto può essere individuato a partire dai primi mesi del 2009, in base agli elementi di prova desunti dalle condanne per i reati associativi, senza che sia necessario indicare un termine finale, atteso che la pericolosità può ritenersi ancora attuale alla data di emissione del decreto di confisca. La sperequazione tra le modeste capacità reddituali del proposto e del suo nucleo familiare e gli ingenti incrementi patrimoniali realizzati, anche attraverso l'intestazione di beni a prestanome, costituisce un dato fattuale rilevante ai fini della confisca, che non può essere superato dalla mera allegazione di vendite di beni di valore, in assenza di elementi idonei a giustificare la provenienza e la destinazione dei relativi flussi finanziari. Grava sul proposto l'onere di fornire specifiche allegazioni circa l'origine lecita dei capitali impiegati negli acquisti effettuati nel periodo di pericolosità qualificata, non essendo sufficiente il mero dato della contiguità temporale tra le vendite e gli acquisti. Ciò in ragione del coinvolgimento del proposto nella gestione finanziaria di un'associazione di stampo mafioso, che rende necessaria la verifica della tracciabilità dei flussi di capitali, anche al fine di evitare il reimpiego o l'occultamento di profitti illeciti. La confisca può pertanto estendersi all'intero patrimonio aziendale, ove sia dimostrato che la costituzione delle società ovvero l'acquisizione delle relative partecipazioni siano strumentali al perseguimento di attività illecite, determinando una commistione inestricabile di capitali leciti e illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
avverso il decreto del 12/04/2021 della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni scritte dell'avvocato (OMISSIS), difensor…

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