L'Amministrazione competente, nell'esercizio del potere di dichiarare la decadenza del concessionario di beni demaniali marittimi ai sensi dell'art. 47 del Codice della Navigazione, è titolare di un potere discrezionale e non meramente vincolato, dovendo valutare la gravità dell'inadempimento del concessionario in relazione agli interessi pubblici perseguiti con la concessione, al fine di stabilire se la risoluzione del rapporto concessorio sia necessaria per la salvaguardia di tali interessi. Tale valutazione discrezionale deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto del principio di proporzionalità e della possibilità di diffidare il concessionario dal perseverare in comportamenti inadempientes prima di procedere alla dichiarazione di decadenza. L'accertamento dell'inadempimento, inoltre, deve essere fondato su elementi probatori inequivoci, precisi e concordanti. La realizzazione da parte del concessionario di opere o attività non espressamente previste nella concessione, ma conformi alla disciplina regolamentare applicabile, non integra di per sé un grave inadempimento idoneo a giustificare la decadenza, salvo che non comporti una sostanziale modifica della destinazione d'uso del bene concesso. Infine, la stipula di una convenzione ai sensi del Regolamento Regionale n. 19/2016 per la gestione di una spiaggia libera con servizi non è illegittima per il solo fatto di essere stata sottoscritta con uno solo dei titolari della concessione demaniale marittima relativa all'arenile, purché tale soggetto ne abbia la disponibilità, in ossequio al principio di continenza soggettiva.