Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9639 del 10 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9639PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La violenza fisica e le ingiurie verbali, anche se provocate da una situazione di tensione e conflitto, non possono essere giustificate né scusate, in quanto costituiscono comunque reati penalmente rilevanti. Il giudice, nel valutare la responsabilità dell'imputato, deve attenersi all'accertamento obiettivo dei fatti, senza lasciarsi influenzare da eventuali giustificazioni soggettive o da una valutazione alternativa delle prove, quando la motivazione della sentenza risulta corretta e coerente con gli elementi probatori acquisiti. Pertanto, il ricorso volto a contestare la valutazione delle prove e a proporre una diversa ricostruzione dei fatti non può essere accolto, se la motivazione della sentenza impugnata appare adeguatamente argomentata e rispettosa dei principi di diritto. La condotta violenta e le ingiurie, anche se pronunciate in un contesto di tensione e conflitto, non possono essere escluse dalla responsabilità penale dell'imputato, in quanto tali comportamenti, per la loro intrinseca gravità, integrano comunque fattispecie di reato, a prescindere dalle circostanze soggettive che possono averli provocati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. MA. NU. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 518/2008 GIUDICE DI PACE di MILANO, del 12/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in Udienza pubblica del 14/01/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA Mario;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO G., che ha concluso per inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

1 - Gi.Ma.…

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