Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2656 del 23 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2656PEN

Massima

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La circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7 c.p. (furto con esposizione della cosa alla pubblica fede) non è esclusa dalla mera presenza di un sistema di videosorveglianza nel luogo del reato, se tale sistema non garantisce l'interruzione immediata dell'azione criminosa. Perché l'aggravante possa essere esclusa, è necessaria una sorveglianza specificamente efficace nell'impedire la sottrazione del bene. Tuttavia, il mancato esame della richiesta di applicazione dell'attenuante di cui all'art. 62, comma 1, n. 4 c.p. (restituzione o risarcimento del danno prima del giudizio) comporta l'annullamento della sentenza con rinvio per il nuovo giudizio su tale circostanza, atteso che il furto ha ad oggetto un modesto quantitativo di merce.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. VIGNALE Lucia - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2020 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIA VIGNALE;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, limitatamente alla valutazione della circostanza di cui all'articolo 62 c.p., n. 4 …

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