Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26318 del 18 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:26318PEN

Massima

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Il certificato medico redatto dal pubblico ufficiale (medico) che contenga false attestazioni diagnostiche, pur se sulla base di informazioni fornite indebitamente dal paziente, integra il delitto di falsità ideologica in atto pubblico fidefaciente, in quanto la diagnosi ivi riportata assume rilievo giuridico esterno alla mera indicazione sanitaria o terapeutica, essendo preordinata alla certificazione di una situazione caduta nella sfera conoscitiva del pubblico ufficiale. Pertanto, il mancato accertamento, da parte del medico, della effettiva sussistenza della patologia o del dolore lamentati dal paziente non consente di ricondurre la condotta alla meno grave ipotesi di cui all'art. 480 c.p. (falsità in certificati amministrativi), atteso che il certificato medico non si limita a una mera attestazione di scienza o di verità, ma contiene una valutazione diagnostica che assume rilievo giuridico esterno alla sfera sanitaria. Inoltre, il giudice può disporre l'aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari in quella della custodia cautelare in carcere, ove ritenga, sulla base di specifici elementi fattuali, che la pregressa misura non abbia avuto alcun effetto deterrente, non avendo impedito all'indagato di continuare a delinquere e di riprendere personalmente la gestione di attività illecite non appena liberato dalla restrizione domiciliare. In tali ipotesi, la motivazione del provvedimento di aggravamento non necessita di una nuova valutazione dei criteri di cui agli artt. 292, comma 2, e 274 c.p.p., essendo sufficiente il richiamo ai fatti che giustificano l'adozione della più grave misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Messina del 16/12/2013;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VOLPE Giuseppe che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO

1. Con ordinanza del 16/12/2…

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