Consiglio di Stato sentenza n. 5288 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:5288SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento di una aggiudicazione di appalto pubblico adottato dall'amministrazione può essere oggetto di impugnazione da parte dell'aggiudicatario, il quale ha interesse a ottenere la conferma dell'aggiudicazione già disposta in suo favore. Tuttavia, tale interesse può venire meno qualora, nelle more del giudizio, l'amministrazione abbia adottato un nuovo provvedimento che riconfermi l'aggiudicazione originaria, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse dell'aggiudicatario all'impugnazione del precedente provvedimento di annullamento. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite tra le parti qualora sussistano giusti motivi, come la particolare situazione giudiziaria del rappresentante legale dell'aggiudicatario all'epoca dell'annullamento dell'aggiudicazione.

Sentenza completa

N. 03786/2011
REG.RIC.

N. 05288/2011REG.PROV.COLL.

N. 03786/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3786 del 2011, proposto da:
Merico Srl, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via L. Mantegazza, 24;

contro

Comune di Lecce;
U.T.G. - Prefettura di Lecce, rappresentato e difeso dall'Avvocatura, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza breve del T.A.R. PUGLIA - SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE III n. 00558/2011, resa tra le parti, concernente la determinazione 22 dicembre 2010 n.536 con cui il dirigente Settore LL.PP. del Comune di Lecce disponeva l’annullamento della AGGIUDICAZIONE APPALT…

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