Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12472 del 24 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12472PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere legittimamente disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo concreto e attuale che la libera disponibilità dei beni possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'adozione della misura cautelare reale, deve effettuare un giudizio prognostico sulla pericolosità dei beni in relazione alla possibilità che essi possano essere utilizzati per la commissione di ulteriori illeciti, tenendo conto della natura e delle modalità della condotta criminosa, nonché delle concrete circostanze del caso. Il provvedimento di sequestro preventivo deve essere adeguatamente motivato, con riferimento sia alla sussistenza dei gravi indizi di reato, sia al periculum in mora, in modo da consentire il controllo sulla correttezza e ragionevolezza dell'esercizio del potere cautelare da parte del giudice. La rinuncia al ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che ha rigettato la richiesta di riesame del sequestro preventivo comporta l'inammissibilità del ricorso stesso e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) S.R.L.;
avverso l'ordinanza n. 500116/2015 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 30/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;
sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo nel senso dell'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. - Con ordinanza del 30 giugno 2015, il Tribunale di Torino ha rigettato la richiesta di riesame presentata dalla societa' terza interessata avverso l'ordinanza del Gip del…

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